the practice of vision drawing and photography
pratiche dello sguardo tra disegno e fotografia
Artproject
Paola Mongelli • Petra Probst

lunedì 27 ottobre 2014

A Torino retrospettiva in libreria: NECESSITÀ DEL VOLTO compie 5 anni! 13.11.2014 ore 20.30




NECESSITÀ DEL VOLTO compie 5 anni!

Ripercorreremo insieme le principali tappe di questo progetto artistico, che nell’arco di cinque anni ha instancabilmente sondato il tema dello sguardo coinvolgendo alcune centinaia di persone.

La proiezione delle immagini più evocative farà da sfondo ad un racconto a più voci, riunendo memorie, atmosfere ed emozioni legate a questa singolare esperienza.
Punto di arrivo e insieme punto di partenza verso nuove prospettive di ricerca.





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Per approfondimenti alleghiamo l'articolo uscito sulla rivista MONDO NIOVO, Nr 93/94 Dicembre 2013

VIAGGIO INTORNO AL VOLTO

Pratiche dello sguardo tra disegno e fotografia

«Dopo mille e mille anni che il volto umano parla e respira si ha ancora l’impressione che non abbia cominciato a dire ciò che è e ciò che sa.»                                                                      Antonin Artaud



Necessità del volto-pratiche dello sguardo è un progetto nato dall’incontro di due artiste, Paola Mongelli e Petra Probst. Da circa quattro anni è attivo con mostre, seminari e workshop sui temi del ritratto e della visione, sul confine tra visibile e invisibile.
In queste settimane si sta svolgendo presso il Centro Interculturale di Torino il seminario Viaggio intorno al volto, promosso dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema

Che cosa è fondamentale per realizzare un buon ritratto? Come far abbandonare al soggetto ogni maschera e rivelare la “somiglianza intima”?
Questa è stata la domanda che ci siamo poste, il punto di partenza della nostra ricerca. Confrontando le nostre esperienze (Paola lavora principalmente con la fotografia, Petra con il disegno e la pittura) abbiamo avviato una riflessione su argomenti per noi essenziali: visione, attenzione, presenza. Abbiamo immediatamente intuito il valore della relazione empatica e dell’accoglienza nel lavoro del ritrattista, qualità fondamentali in ogni circostanza…

Partendo dalla premessa che l’atto di osservare è efficace se immerso nel contesto più profondo del sentirsi e del sentire, abbiamo strutturato un percorso creativo di avvicinamento alla rappresentazione della figura umana. Tramite l’esplorazione del proprio volto, la condizione del buio, il rovesciamento dei ruoli osservatore/osservato, proponiamo un viaggio di consapevolezza attraverso le dinamiche in gioco nella relazione tra chi ritrae e chi è ritratto.

Sperimentando noi stesse in modo intuitivo (nel nostro metodo di lavoro sono importanti tanto lo studio rigoroso e la ricerca delle fonti, quanto i momenti di stupore, il piacere di creare in due) abbiamo ideato specifiche pratiche dello sguardo, esercitazioni individuali e corali condotte attraverso svariate tecniche: fotografia, disegno, scultura, collage, scrittura, azione performativa.
L’accento è posto sull’importanza della soggettività nella percezione, del partire da sé, dal qui e ora e dal proprio vissuto, per poi trascenderli nell’atto creativo. Quello che ci sta particolarmente a cuore è trasmettere alle persone con cui lavoriamo il piacere dell’atto creativo libero dal giudizio e dall’autocensura, il valore della semplicità e della spontaneità, la scoperta dell’ispirazione. Il lavoro di gruppo offre una preziosa risorsa per valorizzare l’unicità di ciascuno sguardo.
Decostruire lo sguardo è basilare per vivificare l’atto del vedere. E ogni volta ci emozioniamo nell’assistere al risveglio di tanti occhi!

Un incontro di enorme importanza per noi è stato quello con il maestro sloveno Evgen Bavcar, filosofo e fotografo non vedente dall’età di 12 anni. Lavorare con lui ha aperto nuove prospettive alla nostra ricerca. La sua opera e i suoi testi ci hanno incoraggiato ad avventurarci oltre il buio e i suoi insegnamenti restano tra i nostri riferimenti principali: fecondità del buio, narrazione come strumento di visione, vedere con le mani e con tutti gli altri sensi, importanza dell’utopia, riconsiderazione del concetto di limite, assaporare la gioia dell’immagine, per citarne solo alcuni.   
Altri stimoli ci pervengono da autori e/o artisti come Berger, Valéry, Huxley, Merleau-Ponty, Goethe, Artaud, Bacon, Giacometti, Noël, Fratta, Ercolani, Capello, Ciam, dal giapponese Tsuda con la sua Scuola della respirazione e dalle più recenti scoperte nel campo della neuro estetica e tutta l’opera di Pina Bausch

Una parte del nostro lavoro dal titolo I-CONE. La visione sottile, sarà presto visibile a Torino all’interno della kermesse ARTEPLURALE (27.11-07.12 2013, Promotrice di Belle Arti)
In Sicilia invece, come sezione della mostra documentaria itinerante DONNE &MAFIE, si possono vedere le immagini del lavoro A RITA ATRIA E LE ALTRE: meditazioni visive sul coraggio di testimoniare e sulla cancellazione dell’identità, fotografie di un viaggio interiore dedicato alle donne testimoni di giustizia.

"Oggi viene stimata solo la luce. Ma la luce chi ringrazia per il suo essere? Le spalle dell'ombra portano la luce. Non c'è alcuna via per capire la natura della luce se non si è attraversato il buio"  Tatsumi Hijikata


Novembre 2013
Paola Mongelli e Petra Probst

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